VILLA CHIMINELLI

Museum, Wedding & Meeting

Villa Veneta del tardo 1500 interamente affrescata all’ esterno e al piano nobile da Benedetto Caliari (fratello di Paolo Veronese), e scuola, già documentata in una mappa del 1598. Fu eretta da una precedente “domus” indicata in un Atto divisorio del 1477.

Da recenti studi risulta che la proprietà originale (già attribuita alla famiglia Corner) è di  Francesco Soranzo nobile Veneziano pievano a S. Andrea O/M , dal 1563 al 1595. Dal 1614 della nobile famiglia Piacentini e dal 1852 della famiglia Tiepolo, da cui è pervenuta agli attuali proprietari.

Rientra nella categoria degli edifici per villeggiatura, di caccia e di svaghi letterari tipica dell’architettura di terraferma, vale a dire della “civiltà di villa” dei Veneziani benestanti, con disposizione al piano rialzato, il classico salone, quattro sale laterali e loggia anteriore, secondo lo schema tradizionale del palazzo .

In origine l’ingresso dava a sud sulla corte lastricata e sul giardino racchiuso da un muro anch’esso affrescato, modificato nel 1800 ad ovest per creare una barchessa a due piani.

La Villa è costituita dal piano seminterrato ad uso cantine a volta, un piano nobile rialzato e dal primo piano,un tempo destinato a granaio.

Un’ala di origine ottocentesca a due piani è ridossata ad ovest, collegata alla Villa a livello del piano mezzanino, un tempo “mesà”, e al piano terra il portico con il cortiletto di accesso alla pubblica via.

Una cappella  con altare ligneo del 1400, si affaccia sul portico d’ingresso.

La Villa di recente restaurata è dotata di riscaldamento invernale e impianti  moderni, arredata con mobili d’epoca e sculture di pregio.

Delizioso edificio della seconda metà del 500, citato già dallo storico B. Scapinelli in “Historia di Castelfranco” (1623) come “domicilio in S. Andrea della famiglia Piacentini  adornato di molte e riguardevoli pitture di Paulo Veronese”, affrescato per mano di Benedetto Caliari.

Nella facciata è ben visibile lo stemma dei Corner. Il rimanente della decorazione esterna arieggia elementi architettonici di sapore palladiano. La triplice apertura della loggia è sottolineata  da un finto colonnato: grandi colonne scanalate con capitelli corinzi scandiscono il prospetto con fondo a finto bugnato, a costituire una “architettura dipinta”.

Oltre la breve scalinata, fiancheggiata da statue vicine al Bonazza, si giunge all’atrio che dà luce al salone centrale. La decorazione, è molto varia: putti, festoni di verdura e frutta, uccelli, strumenti e quattro figure di suonatori. Le due porte laterali sono sormontate da finte finestre.

Lo stemma dei Corner si ripete nella parete Nord e ricorda le vicende della illustre famiglia. Infatti se ne deduce che la villa è databile a dopo il 1564, anno del conferimento del Cappello Vescovile a Giorgio Corner, come confermato da una tavella sottotegola datata 1578. I due stemmi laterali sono delle famiglie Priuli e Soranzo.

Assai felici sono le decorazioni del soffitto, inquadrate a  piccole volte, lunette ed ovali,con  angeli musicanti , putti alati, grottesche. E’ la “maniera” del Veronese quale si ritrova  nella Villa di Maser e nella vicina Soranza del Sanmicheli demolita nel 1800.

Dalla loggia si passa al salone. Qui l’effetto d’illusione si accentua nello schema a riquadri,  in cui elementi architettonici contrappuntano  finestre e logge aperte su ariosi paesaggi, prospetticamente incentrati sulle diagonali. Dei due pannelli centrali, rappresentanti scene campestri, restano solo le sinopie, in quanto gli originali sono stati strappati. I pannelli laterali rappresentano l’Abbondanza, la Fortezza, la Vanità e la Giustizia. Nelle sovrapporte figurazioni monocrome.

Accenti manieristi che si rifanno ad invenzioni Veronesiane, in specie nei paesaggi aperti oltre le finte logge a balaustra, con figure di donna  in sontuosi panneggi e primi piani di alberi su cieli mossi: veri e propri “trompe-l’oeil”.

Anche le stanze laterali sono interamente affrescate ed hanno soffitti in legno alla sansovina.

La stanza ad est, cui si accede dal vestibolo, è la “sala di musica”: strumenti musicali di ogni genere tra festoni fioriti.  I temi della Fede, Speranza e Carità e nelle sovrapporte una Maddalena ed un San Gerolamo, completano il ciclo. Sulla parete a nord un paesaggio  ed a est un camino  marmoreo sormontato dalla Vergine.

Nella stanza a sera, un camino in marmo di Verona è inserito in una decorazione architettonica, con finti stendardi, armature, stemmi e scene monocrome di carattere biblico, amorini, tralci di viti. Sulla sovrapporta il tema  della Deposizione e sopra il camino il Martirio di S. Giustina.

La stanza a mattina si illumina di finte finestre, aperte su paesaggi animati da alberi e scene monocrome su tondi, ingentilite da decorazioni floreali, con effetto di arazzi appesi alle pareti.

La cucina (di formazione ottocentesca) ed il vano scala, che sale al piano ammezzato, erano parzialmente affrescati.

In epoca imprecisata le pareti sono state ricoperte da strati di calce ed i locali suddivisi.

I restauri sono stati condotti in tempi diversi dagli attuali proprietari sotto il controllo dell’Istituto delle Ville Venete e della Soprintendenza ai Monumenti.

Antistante la villa, a sud, un ampio piazzale lastricato dà respiro e profondità alla facciata affrescata.

Di seguito, il giardino all’italiana, chiuso ad est dall’antico muro anch’esso affrescato (e bisognoso di restauro conservativo), decorato dalla fontana posta in asse con la loggia, e da numerose sculture di pregio in pietra dura e reperti archeologici.

Ad ovest è sito il “brolo”, tenuto a prato, arredato da molteplici macchine agricole d’epoca e da piante da frutto secondo la tradizione ottocentesca.

In profondità oltre l’antico cancello impostato su pilastri in mattoni, il grande viale alberato divide in due la tenuta agricola, destinata ad ovest a verde ed a vigneto, mentre ad est a produzione agricola.

Museo Agricolo

Ulteriore attrattiva è costituita da un piccolo museo della tradizione agricola, ospitato al primo piano della barchessa laterale.

Vi sono raccolti circa 1000 oggetti, rappresentativi di tutto quanto fu arredo, corredo e strumentazione di lavoro e vita quotidiana della campagna veneta di un tempo.

Assemblati  con pazienza, questi oggetti formano una collezione che forse non ha eguali nel Veneto. Sono attrezzi da boscaiolo e falegname; strumenti necessari per il lavoro dei campi; arredi delle case contadine; utensili da cucina: rami, alari, terraglie, antesignane macchine per fare il burro, pentole a pressione etc.

Un settore è dedicato alla tessitura, con una serie di macchine per cucire,telai ed abiti.

E ancora una collezione di “comode”, vasche e lavabi. La raccolta è completata da una serie di macchine per la stampa, grammofoni, pianole, proiettori etc. ospitati nel “granaio” della Villa, quale documento della rivoluzione industriale di fine 800.

La collezione integrata da stampe d’epoca e da immagini religiose, è in corso di catalogazione e restauro conservativo. Infine carrozze, carriaggi, aratri e mietitrici, posti nel “brolo”.

Museo Conciario

Nei rustici ad ovest della villa,vi sono raccolti un centinaio di strumenti e macchine, utilizzati nelle industrie conciarie del Bassanese, ed in particolare nella “Scamosceria del Grappa” azienda derivata per successivi passaggi, dalla fabbrica “per acconciare pelli camozine ad uso di Germania“ installata a Bassano nel 1773 da B. Janoch, favorita dallo scorrere del fiume Brenta.

Il piccolo museo va considerato un omaggio all’imprenditoria e tradizione conciaria di Bassano del Grappa, che si fa risalire alle concessioni di Mastino della Scala nel lontano 1339, e che è stata leader nel mondo nel settore degli scamosciati. Tanto che sino agli anni 60, gli stilisti di tutta Italia, convenivano alla Scamosceria, per selezionare i colori della “moda-pelle”.

Eventi

A chi sogna di coronare il proprio matrimonio nel verde della tipica campagna veneta, tra le pareti affrescate di un’antica villa veneta del 1500, rivivendo un sogno, un tempo per pochi eletti.

A chi desidera organizzare un ricevimento di prestigio, o una riunione conviviale, in un luogo indimenticabile, che gode della magia del passato, dotato di ogni comodità moderna.

A chi richiede spazi attrezzati per congressi, meeting aziendali, convegni e presentazioni, laboratori ed incontri di studio, conferenze, in un contesto storico ma con sale attrezzate, adeguati parcheggi, possibilità di catering e servizi di supporto.

Possibilità di sfilate, concerti e servizi fotografici all’interno e all’esterno della villa; passeggiate e giochi in giardino e in “campagna”.

Informazioni

VILLA

MUSEO

Aperto tutto l’anno.

Servizi

MATRIMONIO

CENTRO CONGRESSI

MOSTRE E FIERE

GIARDINO

PARCO

PERCORSI TURISTICI

WIFI GRATIS

Contatti

Sant’Andrea oltre il Muson, 31033 Castelfranco Veneto (TV)

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